Il carrello elevatore è munito di ruote (4, oppure 3 per ridotti spazi operativi) e di un motore (elettrico o diesel) che ne permetto lo spostamento; nella parte anteriore è installato il montante, cioè dei pali che in alcuni modelli sono telescopici e possono, quindi, elevarsi al di sopra del carrello elevatore. Lungo il montante scorre il castello sul quale sono installate delle forche (cioè due bracci, destinati a "inforcare" i pallet su cui è appoggiata la merce da spostare). Le forche possono scorrere verticalmente lungo tutto il montante per il sollevamento della merce; la distanza fra le punte delle forche, l'angolo di inclinazione delle stesso (chiamato brandeggio) può essere impostata dall'operatore.
Il motore, alimentato in diversi modi a seconda che si parli di carrelli elevatori elettrici, carrelli elevatori diesel o carrelli elevatori a gas, è sempre posizionato sul retro per bilanciare i carichi di materiali. Infatti l'impiego principale del carrello elevatore è il sollevamento e la movimentazione di merce destinata a magazzino o alle varie aree di lavoro sia interne che esterne.
Carrello elevatore in uso
Il centro di comando del carrello elevatore è sul mezzo stesso ed è costituito da un sedile per l'operatore, un volante per impostare la direzione di movimento (il servosterzo è posizionato nelle ruote posteriori), pedali per arresto e avvio del mezzo e leve per la movimentazione delle forche. Il centro è inglobato nella cabina, cioè una gabbia realizzata con tubolari che serve a circondare la postazione di guida del carrellista e a proteggerlo da eventuali errori di manovra che possano far precipitare il carico addosso allo stesso oppure in caso di ribaltamento del mezzo la gabbia rappresenta la cella di sopravvivenza. Sul tetto della gabbia è predisposta una luce lampeggiante arancione e segnalatori acustici che avvertono del passaggio del mezzo operativo.
Tutti i modelli di carrello elevatore sono controbilanciati attraverso l'apparato propulsore sistemato nella parte retrostante del veicolo in modo da compensare lo spostamento del baricentro provocato dal carico sulla parte anteriore. Il montante, fulcro della basilare funzione di sollevamento è costituito da una struttura telescopica comprendente una o più colonne inserite l'una dentro l'altra e azionate per mezzo di martinetti idraulici. I montanti si differenziano poi a seconda del numero di "slitte" presenti nella stessa struttura telescopica, riuscendo a raggiungere altezze di carico particolarmente considerevoli con quelli di tipo duplex o triplex, anche definiti a grande alzata libera (GAL). Per questioni legate soprattutto alla sicurezza, per evitare ad esempio spiacevoli effetti legati all'eventuale scoppio di una camera d'aria, i carrelli elevatori - in particolar modo se utilizzati in luoghi interni e su aree di calpestio perfettamente lisce - sono generalmente equipaggiati con pneumatici pieni, peraltro sottoposti a minor usura.
Si registra una varietà di modelli: carrello elevatore controbilanciato (che è il modello più comune), carrello retrattile, carrello commissionatore (che prevede un'apposita postazione per innalzare oltre che la merce anche un operatore), carrello trilaterale (consente la rotazione delle forche, senza girare le ruote del muletto.